La teoria ecologica della percezione
La teoria ecologica della percezione di James J. Gibson, sviluppata nel 1979, sostiene che il processo percettivo è strettamente legato all' ambiente circostante.
Secondo Gibson, tutte le informazioni necessarie per percepire il mondo sono già presenti negli stimoli provenienti dall' ambiente e possono essere colte direttamente, senza necessità di elaborazione cognitiva.
Un esempio è il manico della moka, che ci suggerisce automaticamente come impugnarla grazie alla sua forma, un invito al uso, chiamato affordance. Le affordances forniscono indicazioni dirette sul funzionamento degli oggetti, rendendo inutile l uso di istruzioni o etichette.
In sintesi, la percezione secondo Gibson è un processo passivo (il soggetto coglie le informazioni) e diretto (le informazioni sono già presenti nell' ambiente).

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